Si dice generalmente “Conosci te stesso”. Ma non è un modo corretto di dire, perchè se diciamo di conoscere il sè, ci dovranno essere un Sè che conosce ed un Sè che è conosciuto. Lo stato di realizzazione è semplicemente essere il Sè, senza conoscere e diventare nulla. Ramana Maharshi La comprensione intuitiva della natura della coscienza porta con sè nella vita d’ogni giorno una meravigliosa sensazione d’armonia, distensione e libertà. Lo sviluppo umano non si limita al raggiungimento di un pensare maturo, alla conquista dell’autocontrollo e di una disciplina efficacemente finalizzata agli scopi desiderati, e neppure ad una spontaneità istintiva senza regole che ci fa schiavi del corpo e dell’impulso. Oltre al movimento superficiale del pensiero, se osserviamo attentamente il silenzio, ci troviamo in contatto con il “Testimone interiore”, l’osservatore dei pensieri e dei fenomeni (l'“IO - IO” come lo chiamava Ramana Maharsi). La sensazione immediata “d’essere consapevoli” affiora da uno stato ineffabile, lo stato prima della coscienza dell' “io sono”. Lo stato in cui la coscienza pura potenzialità immersa in se stessa. L’esperienza umana l’espressione evolutiva di un cammino d’autoconoscenza che conduce da condizioni d’ignoranza, dipendenza e sofferenza, alla conoscenza, alla liberazione e alla serenità. Le esperienze di risveglio e consapevolezza si situano oltre il pensiero. Sono stati in cui la coscienza, libera dall’identificazione con l’apparato mente corpo, osserva il movimento del pensiero, ne riconosce i limiti e li trascende. La Filosofia Perenne che accomuna gli aspetti profondi delle principali scuole mistiche (Cristiana, Indù, Buddhista ecc.) sostiene che la realtà consiste di varie dimensioni o “reami” interconnessi (la Grande Catena dell’Essere) che possono essere riassunti: in materia, corpo, mente, anima e spirito. Ogni livello integra e trascende il precedente. Oltre alla realizzazione di un corpo sano e di un’io stabile ed equilibrato, il processo di crescita può continuare, oltre la mente nei piani: psichico, sottile, causale, per culminare nell’immedesimazione non duale con Brahman, il Sè Transpersonale, nella pienezza della salute olistica in cui corpo, mente, anima e spirito s’integrano armonicamente. Questo processo, frutto di un risveglio consapevole alla realtà, non è la meta per pochi individui casti, disciplinati e “fuori dal mondo”, non è una regressione al pensiero mitico e alla superstizione. E' l’intelligente integrazione dei livelli che l’uomo moderno può realizzare mantenendo un pieno ed efficace contatto con la realtà, le emozioni e le passioni, vivendo i propri desideri consapevolmente e senza identificazione: questo è l’insegnamento essenziale del Tantra. Questa può essere una via alla spiritualità laica dell’era informatica, la maturazione creativa della postmodernità, la risposta al bisogno di libertà e pienezza d’ogni uomo sufficientemente evoluto.Quando si hanno solo sensazioni, percezioni ed impulsi, il mondo è arcaico. Quando aggiungi la capacità di formare immagini e simboli, il mondo appare magico. Quando aggiungi concetti regole e ruoli il mondo diventa mitico. Quando emergono capacità riflessive formali, il mondo appare razionale. Con il pensiero sintetico integrato si vede il mondo esistenziale. Quando il sottile emerge, il mondo diventa divino. Quando emerge il causale l’io diventa divino. Quando emerge il non duale, il mondo e l’io sono realizzati come lo Spirito uno. Ken WilberFilippo Falzoni G.