A cura della redazione del sito arianuova.org Rabindranath Tagore, premio Nobel 1913, fu una delle poche persone cui fu permesso di visitare Sri Aurobindo dopo il suo completo ritiro del 1926. In seguito a questo incontro, avvenuto il 29 maggio 1928, Tagore rinnovò il suo atto di fede in lui, come aveva fatto venti anni prima nella sua poesia in bengali “Aurobindo Rabindrer laho namaskar” (“Aurobindo, Rabindranath s’inchina a te”, che riportiamo qui in basso) scrivendo un articolo che apparve sul Modern Review di Calcutta del luglio 1928.
Questa conferenza intende dare informazioni sul significato della parola Rebirthing e l’utilizzo, come tecnica, all’interno di un percorso di salute olistica; spiegandone la natura esperienziale e il processo di sviluppo interiore che può attivare. Quindi lo scopo è quello di offrire la possibilità di capire e riconoscere i procedimenti e le esperienze della crescita interiore, come pure essere in qualche misura d’aiuto a quelle persone che non avessero trovato: “la leva per sollevare il mondo”.
“Le condizioni in cui vivono gli esseri umani dipendono dal loro grado di coscienza, voler cambiare le condizioni senza cambiare il grado di coscienza è pura chimera. " Mère Esiste un momento in cui ti fermi a riflettere… chi sei….. che cosa sei…. che cosa vuoi e qual è lo scopo della tua vita. Legge e scopo della vita individuale è l’armonico sviluppo. Consapevolmente o semiconsapevolmente, o con un incoscio e oscuro brancolare, la vita individuale si sforza sempre di trovare un’autoespressione, cioè di trovare se stessa, di scoprire in se la legge e il potere del proprio essere e attuarli.
La Madre nacque a Parigi il 21 febbraio 1878. Durante la sua eclettica giovinezza, si era dedicata alla letteratura e allo studio delle filosofie comparate, ma soprattutto alla pittura, alla musica e all’occultismo per i quali mostrava particolari inclinazioni e ai quali ha dedicato studi approfonditi. Ma già da giovanissima si era sottoposta spontaneamente ad una disciplina interiore. A più riprese aveva avuto la visione di un personaggio che in seguito, molto più tardi, il 29 marzo 1914, riconobbe come Sri Aurobindo, nel corso del suo primo incontro con lui a Pondichry.
Discorso sulla Religione, la Realizzazione, la Cultura e l’Individuo. (Estratto da “The complete Works of Swami Vivekananda”) Un uomo può credere in tutte le chiese del mondo, può avere in testa tutti i libri rivelati che sono stati scritti, può bagnarsi in tutti i fiumi sacri di questa terra, però, se non ha alcuna percezione di Dio io lo classifico al pari dell’ateo più convinto. E un uomo può non avere mai messo piede in una chiesa o in una moschea, può non avere mai assistito ad alcuna cerimonia sacra, ma se percepisce Dio dentro di se e si distacca dalle inessenzialità del mondo, quell’uomo è un santo, o qualsiasi altro termine vogliate usare.
L’ASCESA DEL MONTE CARMELO (1,13,11)Per raggiungere soddisfazione in tutto desidera di non ottenerla in nulla.Per arrivare a possedere tutto, desidera di non possedere nulla.Per arrivare a essere tutto, desidera di non essere nulla.Per arrivare alla conoscenza di tutto, desidera di non conoscere nulla.Per arrivare al piacere che non hai, devi passare per una strada in cui non cèpiacere.Per arrivare alla conoscenza che non hai, devi passare per una strada in cui nonsai nulla.
Senza dubbio odiare e maledire non sono l’atteggiamento giusto. Osservare tutte le cose e le persone con una visione chiara e calma, ed essere distaccati e imparziali nei propri giudizi indubbiamente è l’atteggiamento appropriato. Una perfetta equanimità può stabilirsi, nella quale tutti gli uomini sono visti in modo uguale, amici e nemici, e non si è turbati da ciò che fanno o da ciò che accade. Il problema di sapere se questo è tutto ciò che ci viene richiesto.
Nota: Candace B. Pert ricercatrice nel Dipartimento di Fisiologia e Biofisica della Facoltà di Medicina della George University a Washington D.C.. Ha accertato scientificamente l’esistenza delle basi biomolecolari delle nostre emozioni: esse costituiscono il legame essenziale fra mente e corpo. L’autrice propone una nuova interpretazione scientifica del potere che la mente e le emozioni esercitano sulla nostra salute e sul nostro benessere. ” …Proprio di recente, alcuni ricercatori del National Institute of Health hanno individuato un legame fra la depressione e i traumi legati all’infanzia.
Nè voi nè nessun altro sa nulla della mia vita. Non si è svolta alla superficie, non è stata visibile. Anche il solo resoconto la falsificherebbe. Soprattutto agli occhi dei pratici occidentali. Rinunciate a scrivere la mia biografia. Sri Aurobindo (29 settembre 1936) Aurobindo Ghose nacque alle 4.30 del 15 agosto 1872 a Calcutta. Il suo nome in lingua bengali Aravinda e significa “loto”. Il padre, Krisna Dhan Ghose (n.1845), esercitava la professione di medico chirurgo.
Estratto da Emergenza Spirituale(). Una delle nostre aspettative era che il sentiero spirituale ci rendesse psicologicamente sani. Ho studiato psicologia, sono stato in analisi per moltianni e ho insegnato le teorie di Freud. Sono stato uno psicologo e un terapeuta. Ho assunto per sei anni delle sostanze psichedeliche in misura sostenuta. Ho un guru. Dal 1970 medito regolarmente. Ho insegnato yoga e studiato il sufismo, oltre a molte specie di buddismo.