Riflessione sul Rebirthing

Scopritore del Rebirthing è stato Leonard Orr , che ne ha elaborato i principi costitutivi durante un periodo di circa quindici anni, anche se la fase determinante di creazione del metodo di lavoro con il respiro si è svolta tra 1974 e il 1977. Nato nella cittadina di Walton, Orr è ultimo di sei fratelli. La madre, che già dopo il terzo figlio aveva deciso di non averne altri, alla notizia di un’ulteriore gravidanza sviluppa un profondo rifiuto verso il nascituro. Tali emozioni negative influiscono sul bambino durante la vita intrauterina, e nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza si manifesteranno attraverso seri problemi di apprendimento e periodi di grave depressione. Proprio la consapevolezza dello stretto legame che intercorre tra le condizioni di concepimento e nascita e le inclinazioni manifestate durante la crescita e l’età adulta, è il primo degli aspetti fondamentali che lo hanno portato alla scoperta della tecnica del rebirthing. Una prima esperienza di rebirthing per Orr avviene nel 1962, quando, facendo il bagno, sente l’urgenza di rimanere il più a lungo possibile nell’acqua calda della vasca: infatti in condizioni simili a quelle del feto nel liquido amniotico inizia ad avere ricordi psico-fisici della sua nascita. Tra il 1962 e il 1968 tali esperienze si ripetono con sempre maggior intensità, finché durante una di queste, nel 1968, riesce ad averne ricordi consapevoli. Contemporanei a tali scoperte sono però gli episodi di depressione con pensieri di suicidio, culminati nel 1967 con il tentativo di togliersi la vita, abbandonato repentinamente.